venerdì 28 dicembre 2007

Comparsa in un film

Ora, non vorrei apparire come un piccolo Woody Allen (che apprezzo profondamente), ma io sono un po’ pieno di paranoie.
Sera del 24. Natale con i miei parenti. Ricca cena a base di pesce (ottimo il tonno alla griglia), condita con allegri momenti di ilarità festiva. Il natale non rende più buoni, semplicemente più stupidi. Comunque.
Dopo l’ovvio pandoro post-cena ed il panettone al cioccolato pre-caffè, arriva il momento più atteso dai bimbi: signore e signori, i regali.
Fortunatamente io e le mie cugine siamo abbastanza cresciuti e perciò non si crea più l’invasione barbarica ai danni dell’albero. Negli altri anni altro che Attila. Ma continuiamo il discorso.
“Scarto” i miei regali (solo bustarelle) e, mentre gli altri si stupiscono allegramente o fanno allegramente finta, succede. Un po’ me lo sentivo, mi capita sempre in questi casi. Ora vi spiego.
Quando mi trovo in situazioni di felicità di massa, come feste o ritrovi amichevoli, arriva sempre un momento in cui mi sembra che la scena intorno a me vada a rallentatore, vedo tutte le persone nelle loro singole azioni, e mi rendo conto di non fare parte del momento; come se guardassi un film. Vedo che sono come trasparente agli occhi degli attori, e questo, signori miei, è triste. Così triste che, puntualmente, mi alzo ed esco elegantemente dalla scena. Mi eclisso. E questo senza che nessuno dica nulla, cosa che avvalora la mia teoria dell’invisibilità.
Perché secondo me (ecco, adesso comincio con la parte esistenziale Alleniana) la vita è come un film, ci sono attori protagonisti, personaggi secondari e comparse; avvenimenti eclatanti, retroscena e svolte narrative. Tutto condito da scenografie e location di grande effetto.
Io in questi momenti mi sento una comparsa in di una bella scena.
Non so se la mia sia solitudine o introversione, ma neanche mi interessa dare un nome a quello che sento. È solo che mi rendo conto che la realtà non mi appartiene, non sempre. L’importante, credo, è trovare una persona “sola” come se stessi, una persona che riesca a farti sentire attore protagonista della tua vita, non comparsa.Io la mia attrice l’ho trovata.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

sono commossa...
non avrei saputo scriverlo meglio, ma è proprio quello che sento e penso anche io.
grazie per essere il mio attore.

Lieve ha detto...

Questa visione cinematografica della vita ce l'ho anche io, pressochè identica. Ma se è vero che in certi film siamo solo comparse, nel nostro abbiamo il dovere di essere protagonisti ^_^
Ciao Dice, e buon anno ;)

Fabioletterario ha detto...

Ma dove sei finita? Ci sei? Intanto, ancora auguri per un buon 2008! Fabio

Dice ha detto...

caro fabio, a parte che fino a prova contraria sono un maschio (XD), è un pò che mi manca l'ispirazione...ma ci sono, fra poco ritornerò.
buon anno anche a te!

Fabioletterario ha detto...

Scusa per l'errore... Ma ancora non sei tornato...

Anonimo ha detto...

ho trovato iltuoblog per caso, cercando i tags snowboards..e' molto interessante!!complimenti, pero' vedo che da un po' non lo aggiorni.
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