venerdì 23 novembre 2007

Blackout



Signore e signori, è con profondo sconforto che annuncio la fine.
Grosse gocce di soluzione salina comunemente chiamata “lacrima” stanno inumidendo la tastiera, la felpa è qualcosa di simile ad uno straccio per pulire per terra, di quelli fradici.
come neve, fredda scenderei, per coprir tutto quello che c’è
Come vorrei che ora chili, tonnellate di neve mi ricoprissero. Non vedrei più nulla. Ah, come sarebbe bello.
Bastano delle parole - parole cazzo, un insieme di suoni – ad atterrire una persona. “Da oggi, non contare più su di me”. Neanche la forza di piangere ho più. E allora scrivo, a chi non lo so, basta farlo.
Che stava finendo me ne ero accorto da tempo; solo, era ovvio, non pensavo sarebbe mai finita. Capite? Finita. Blackout. Una persona con cui hai vissuto una vita, esattamente la tua vita, per 17 anni. Ora non puoi più contare su quella persona, ti ha scaricato, mollato, se ne lava le mani.
Sto guardando dalla finestra, luci gialle in strada tante piccole finestre lontane e il mio riflesso che mi guarda e non sa se piangere o urlare o piangere e urlare. Mi sento, esattamente, come se stessi su un treno, nella parte posteriore; vedo il paesaggio scorrere veloce ai miei lati, solo che il paesaggio in questo caso sono i miei ricordi da bambino, i momenti trascorsi con mia madre – e ora non ci saranno più.
E ora non ci saranno più.
Parole di vetro che si infrangono dritte dritte sui miei occhi. Fanno male cazzo, a 17 anni fanno fottutamente male.
Non so come concludere quello che ho appena scritto, forse perchè non c'è conclusione ad una cosa del genere. semplicemente è così.


Fa solo male.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

vorrei solo aver saputo fare di più.
devi parlarle, lo sai vero?

Rosa ha detto...

...sento il tuo dolore....le tue parole mi entrano dentro e mi scuotono....cavoli...mi spiace per te...
..non conosco la tua storia...non voglio disturbarti....spero solo che passera'...e siccome non sara' cosi'...spero che il tempo ti regali dei bellissimi momenti...in modo...da affievolire per un po' qst tuo dolore...

Fabioletterario ha detto...

Eccomi. In che albergo sono stato a Praga? Non ricordo... Ma sono tutti a buon prezzo, se li cerchi singolarmente e non via agenzia. Ci devi andare?

Dice ha detto...

@ Fabio
ci devo ri-andare, ma la prima volta è stato con la scuola, il viaggio era organizzato...

dawoR*** ha detto...

a 17 anni è molto difficle,lo so,ma sono passaggi che bisogna attraversare per realizzarsi / le persone vanno e vengono - come tutto / non potrai capirlo adesso - ma è l'unica verità

:) dawoR***

Lieve ha detto...

Certe parole fanno male a qualsiasi et� Dice.
Non so esattamente cos'� successo ma credo che i ricordi, almeno quelli, ti resteranno perch� per quanto qualcuno possa verti deluso non � detto che sia stato sempre tutto finto...
In bocca al lupo...

Anonimo ha detto...

Non c'entra nulla... in più te l'ho appena detto a voce... però TI AMO!
ti amo ti amo ti amo ti amo

Dice ha detto...

Ci riesci ogni giorno a sorpendermi...ti amo.

Anonimo ha detto...

E' tanto che non passo di qui...e mi spiace leggere questo post.

Non conosco bene la situazione e forse è meglio così.

Ma i miei "non contare più su di me" m l'hanno detto un milione di volte ma forse le situazioni erano diverse.

Non mi permetto di giudicare
solo un grande abbraccio